COME UN GRANELLO DI SABBIA
Passi pesanti e respiro affannato. Manca l’aria. E, del resto, come si conta l’aria? Ché se la comprimi tra le mura strette di un carcere quella, l’aria, manca sempre. Inizia così il claustrofobico resoconto del più grave errore giudiziario della storia italiana. Inizia senza aria perché se un uomo trascorre in carcere ventidue anni per…